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Dal bifidus al tritacarne 1 MaggioIl flop di Geppi la simpatica

Il buco nell'acqua della comica sarda sul palco del concertone, tra preservativi come ostie e imbarazzanti sermoni sul lavoro

Matteo Legnani
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Se potesse tornare indietro, col cavolo che Geppi Cucciari ci tornerebbe sul palco dello straziante "concertone" del 1 maggio. Passerebbe meglio la giornata sul divano di casa in compagnia di Alessia Marcuzzi a fare indigestione di "bifidus". La sua carriera che pareva lanciatissima si è trovata tra le ruote una lunghissima noiosa diretta. E l'immagine della Geppi è finita nel tritacarne di una giornata che ha visto sui muri di tante città scritte contro Biagi e Manganelli ("Manganelli salutaci Biagi"), cori e cartelli pro-Preiti (lo sparatore "disperato" di Palazzo Chigi), scontri e tafferugli tra manifestanti e con le forze dell'ordine, preservativi esposti alla pubblica adorazione come ostie sante. Insomma, un minestrone trash nel quale la Cucciari ci ha messo pure del suo: come quando ha detto che a San Giovanni erano in 700.000, o le volte che si è impappinata quando la diretta la costringeva a improvvisare o si è mostrata visibilmente imbarazzata quandoha dovuto recitare i sermoni impegnati che la festa richiedeva. Insomma, il prossimo 1 maggio meglio qualche cucchiata di yogurt, una copertina sulle gambe e una bella replica di Sex and the city.

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