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Minoli molla pure il museo di Rivolia attacca Fassino: "Piccola persona"

Replica al vetriolo al sindaco di Torino che lo aveva accusato di occuparsi solo dell'immagine del Museo e di non avere competenze per dirigerlo

Sebastiano Solano
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Non c'è pace per Giovanni Minoli. Silurato dalla Rai, dove conduceva il fortuntato La Storia siamo noi, ora il giornalista abbandona anche la presidenza del Museo d'arte contemporanea di Rivoli. "Rimetto il mandato all'assemblea dei soci. Considero con questo atto chiusa la mia esperienza al Museo d'arte contemporanea di Rivoli": con queste fredde e decise parole Minoli ha deciso di dimettersi. Esperienza conclusa - In un'intervista a La Stampa  sul motivo delle dimissioni ha dichiarato: "Considero quest'esperienza finita. Torino è una città provinciale, con persone piccole piccole, che provano invidia per chi fa fortuna fuori e tenta di ritornare. Lascio anche per eleganza istituzionale". Il destinatario della rabbia di Minoli è soprattutto Piero Fassino, che non ha mai nascosto la necessità di un cambio di passo, ossia di nominare al vertice del museo un vero e proprio manager dei beni culturali. Minoli, ad ogni modo, non ha intenzione di rimanere nemmeno nell'annunciata superfondazione che dovrebbe riunure la Gam (Galleria d'arte moderna) e Artissima, la fiera internazionale d'arte contemporanea a Torino.  Affondo a Fassino - Fassino, nell'auspicare un cambio di guardia al vertice del Museo, aveva annunciato, riferendosi a Minoli: "E' finita l'epoca di testimonial". Dichiarazioni che a Minoli proprio non sono andate giù e che nell'intervista al quotidiano torinese ha rispedito al mittente le accuse con un 'augurio' al vetriolo: "Credo sia stata una frase non riflettuta e non meritata. L'importante per Torino è che Fassino non sia solo un eccezionale testimonial internazionale giramondo. Gli faccio i migliori in bocca al lupo per la responsabilità operativa di riorganizzare i musei". E ancora: "Ripeto, auguri a Fassino, che lasci il segno come i grandi sindaci che l'hanno preceduto".     

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