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Mediaset, idea Berlusconi: dopo Telese, vuole soffiare a La7 anche Formigli e Crozza

Corrado Formigli

Assedio del Cav ai big della Mecca rossa di Cairo. Obiettivo: tornare ai fasti degli Anni 90 e dimostrare ai critici la propria tolleranza (politica e catodica)

Giulio Bucchi
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Dopo Luca Telese, anche Corrado Formigli. Ci prova, Silvio Berlusconi: portare a Mediaset due dei volti più noti della nuova Mecca rossa della tv nazionale, La7. E se per l'ex firma del Fatto quotidiano è fatta (condurrà Matrix, che fu di Enrico Mentana) per il delfino di Michele Santoro voci di corridoio televisivo parlano di una trattativa abbozzata. L'obiettivo, in ogni caso, è dichiarato: tornare ai fasti degli Anni 80 e 90, quando il Biscione faceva il pieno di conduttori di sinistra (Costanzo, Santoro, Mentana) e vinceva la guerra degli ascolti. E se, come è possibile, la corte serrata portasse a Cologno anche il re della satira catodica Maurizio Crozza, il Cavaliere avrebbe fatto il pieno. "Io non ci credo, penso che i diretti interessati si faranno sentire: mica sono calciatori indifferenti al colore della maglia", scrive sul proprio blog uno spiazzato Gad Lerner. Mai in casa del nemico, è lo slogan del soporifero Gad. Peccato che la sua memoria sia un po' corta. E che di fronte al repulisti di Urbano Cairo (che in parte l'ha già colpito), le star di La7 potrebbero scegliere altri lidi (con Telese, Formigli e Crozza sarebbero in uscita anche Geppi Cucciari e le sorelle Cristina e Benedetta Parodi, mentre Nicola Porro è già sicuro di traslocare in Rai). Quel che sottovaluta Lerner poi, è il fattore Berlusconi. Il Cav vuole portarsi l'opposizione in famiglia anche per un altro motivo: quale modo migliore per disinnescare chi lo definisce Caimano e dittatore se non esibire come testimonial della propria liberalità e tolleranza chi lo critica come minimo una volta a alla settimana?

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