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Borromeo, intervista impossibile all'anonimo kazako

L'ultima impresa dell'aristopenna del "Fatto": parla con un fedelissimo di Nazarbayev. La fonte? Anonima...

Sebastiano Solano
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Lavora per un giornale che ospita sul proprio sito web una rubrica con i fuorionda dei politici che si autointervistano. Al contempo, ha ideato un genere giornalistico che ha dell'avveneristico: quello delle interviste senza intervistato. Parliamo di Beatrice Borromeo, l'aristopenna de Il Fatto Quotidiano, cresciuta a "pane e manette" alla corte di Michele Santoro, per poi passare sotto l'ala protettrice di Marco Travaglio. Dalla padella nella brace, insomma. Alla Borromeo, dicevamo, gli abiti della giornalismo tradizionale stanno stretti. Vuole andare oltre. Magari cercando di rendere il duro lavoro della cronista un po' meno stressante. Nuove frontiere - Insomma, che senso ha sprecare del tempo per fare, ad esempio, telefonate e viaggi a caccia di qualcuno che voglia farsi intervistare nel tentativo di 'estorcegli' qualche dichiarazione notiziabile? Che senso ha se è possibile - come insegna Gigi Marzullo - farsi delle domande e darsi delle risposte? Nessuno, per la Borromeom, che nell'ultima intervista parla con "una persona del cerchio stretto di Nazarbayev". Lo intervista sui rapporti tra Berlusconi e il presidente kazako. Ma chi intervista? Chi è questa persona? Lo spiega nell'incipit la stessa Borromeo: una fonte che "ha chiesto di rimanere anonima".  Così parlò... - L'anomimo kazako, riguardo i rapporti tra Berlusconi e Nazarbayev, avrebbe detto: "Era un argomento di conversazione che emergeva spesso. Loro sono molto amici, e da tanti anni. Si tratta, diciamo, di un'amicizia politica". E ancora: "Come sempre in questi casi, il beneficio era reciproco. Pensate davvero che la presenza dell'Eni in Kazakistan dipenda dal fatto che vantasse le tecnologie più avanzate? Era alla pari con tanti altri, ma il business si basa su rapporti personali e Berlusconi ha moltissimo da guadagnare dalle nostre risorse naturali: ha già interessi enormi, e ricordate che è proprio Nazarbayev a controllare tutto. Si sono aiutati a vicenda". Così parlò l'anonimo kazako.

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