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"Renzi l'uomo del futuro". Paolo Flores D'Arcais incorona il sindaco di Firenze

Il veto all'amnistia vale al Rottamatore un endorsement pesante: i manettari sono dalla sua parte

Roberto Procaccini
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Uniti nel nome di una cella chiusa. Paolo Flores D'Arcais, direttore di MicroMega e da vent'anni penna di punta dell'intellighenzia manettara, impalma Matteo Renzi uomo del futuro dalla prima pagina del Fatto Quotidiano. Perché tanto entusiasmo? Perché il sindaco di Firenze ha avuto il grande merito, sostiene Flroes D'Arcais, di "violare il tabù che impone il bacio della pantofola a Giorgio Napolitano" e di dire a chiare lettere che "l'amnistia è un autogol". A giustificare il cambio di paradigma del direttore di MicroMega (che pure nell'editoriale di oggi ci tiene a ricordare come Renzi sia "proprio di destra", liberista in economia e conservatore sulle questioni bioetiche) c'è allora il miraggio di una passione condivisa: quelle per sbarre e lucchetti. Anche perché Flores D'Arcais nell'amnistia ci vede puzza di inciucio (è "una ciambella di salvataggio per il condannato di Arcore"), così come vede inciucio nel governo di larghe intese (il duo Enrico Letta premier e Angelino Alfano vicepremier è "la stessa sbobba di Berlusconi e D'Alema"). E poi, in questi tempi di rottura tra il Fatto e il Movimento 5 stelle, Renzi ha il merito di "intercettare almeno una parte di cittadini",  spiega Flores D'Arcais, ed evitare che una parte di questi faccia "lo sciopero delle urne o voti Grillo". Quanto basta, insomma, per incoronare il Rottamatore: "Il futuro prossimo si chiama Renzi - assicura il direttore - vincerà con numeri umilianti per i suoi avversari le primarie  e le politiche".

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