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Michele Santoro e Vauro, lettera aperta a Sergio Mattarella: "Faccia sentire la sua voce, i giudici fermino Matteo Salvini"

Davide Locano
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L'ego dei due, si sa, è piuttosto spropositato. Si parla di Michele Santoro e Vauro Senesi, i quali per attaccare Matteo Salvini, ora, addirittura scrivono al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E non solo, nella lettera aperta si appellano anche a: Csm, presidenti di Camera e Senato, premier, presidente della Corte Costituzionale, procuratore capo della Repubblica, Europarlamento, presidente della Corte di Giustizia europea, presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo. Un vero delirio, insomma. "Alle Eccellenze Vostre si espone quanto segue", premettono. Ovvero che "il ministro dell'Interno di un Paese democratico" avrebbe violato "la Costituzione su cui ha giurato", che "all'articolo 54, impegna tutti i cittadini alla fedeltà alla Repubblica. Dunque non è oggettivamente accettabile che egli possa pronunciare frasi che assumono il tono di una minaccia anche nei confronti di un singolo individuo. Affermare che caccerà dal nostro Paese tutti i componenti di una etnia, segnatamente quella Rom, ma che purtroppo quelli di cittadinanza italiana dobbiamo tenerceli espone una intera minoranza a rischi assai gravi e viola contemporaneamente interi capitoli della nostra Costituzione, la Legge che punisce chi incita all'odio razziale e la Carta dei diritti che è uno dei pilastri fondanti dell'Unione Europea", scrive la premiata ditta. Santoro e Vauro, affermano dunque che "a seguito di queste dichiarazioni si sono già verificati i primi gesti di grave intolleranza, che sono stati compiuti inneggiando al nome del ministro". Parole grosse, anche perché aggiungono che "il comportamento di Salvini è contrario alla legge ma nessun giudice ha ritenuto di dover procedere d'ufficio nei suoi confronti". Invocano addirittura l'intervento dei giudici, citando poi gli articoli 2 e 16 della Costituzione, che a loro parere Salvini avrebbe violato. Leggi anche: "Il morto di domenica...". Vauro, lo schifo assoluto contro Salvini Dunque, la roboante conclusione: "Il ministro dell'Interno, a cui sono affidate funzioni pubbliche di primaria importanza, alle quali dovrebbe adempiere con disciplina e onore, dovrebbe tutelare la sicurezza di tutti gli italiani. Con le sue dichiarazioni, Matteo Salvini è venuto meno al suo ruolo, ha tradito il suo giuramento e ha violato la Costituzione, la legge delle leggi, nelle sue parti fondamentali. Ci auguriamo che questa denuncia possa servire a qualcosa e che le istituzioni democratiche facciano sentire la loro voce. Ma se ciò non dovesse avvenire, non rinunceremo a batterci in tutte le sedi e con tutte le nostre forze", concludono Santoro e Vauro in un crescendo iperbolico.

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