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Alan Friedman, la brutta storia di soldi con la Russia: l'indiscrezione che lo massacra sul New York Times

Gino Coala
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Scoppia una grossa grana fra le mani di Alan Friedman, sbertucciato dal New York Times per una potenziale violazione della legge americana in tema di trasparenza. Come spifferato da un flash di Dagospia, il quotidiano americano ha rivelato che il giornalista ha lavorato a stretto contatto con l'ex capo della campagna elettorale di Donald Trump, Paul Manafort, ora in carcere. Manafort "pagava un gruppo di politici europei attraverso conti esteri, a partire dal 2011 - scrive Dagospia - per fare pressione sui politici americani per sostenere Viktor F. Yanukovych, allora leader dell'Ucraina, caro a Putin". Stando alle rivelazioni del Ny Times, però, né Manafort né Friedman si sarebbero registrati come lobbisti, il che andrebbe contro le prescrizioni legali imposte negli Stati Uniti.

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