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Vittorio Feltri, le corna e la mossa che non puoi sbagliare

Matteo Legnani
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Cara Silvia, sei assolta in istruttoria, prima ancora del processo che non meriti. Il matrimonio bianco si può fare e tollerare; in alcuni casi si rivela piacevole e conveniente. I coniugi si danno una mano a tirare avanti la baracca, c' è affetto e collaborazione e la vita scorre via tranquilla. Su questo non ci sono dubbi. Tuttavia gli uomini e le donne, ovviamente, hanno di solito bisogno di qualcosa di più. E lo cercano. Se lo trovano non si tirano indietro e lo consumano con avidità. Non potevi passare la tua esistenza di moglie senza avere altre soddisfazioni oltre a quella di preparare la cena e la tavola. La nostra testa, non esclusivamente gli organi sessuali, ha le proprie esigenze. È fisiologico il fatto che a un certo punto tu abbia ceduto al desiderio e avuto degli amplessi con un altro individuo. Silvia, tu sei una donna. La castità forzata non si addice a noi umani. Necessitiamo di avere rapporti, e quelli che hai avuto tu rientrano nella logica. Non ti angustiare. Goditi i tuoi incontri senza avere le paturnie. L' importante è che non ti venga in mente di confidarli a tuo marito, che non è colpevole delle sue disfunzioni erettili. Lasciagli l' illusione che tra voi ci sia intesa a prescindere dall' erotismo. Lui sarà sereno e tu non ti sentirai mai in colpa per esercitare quella che è una legittima aspirazione: seguire l' istinto che porta a un accoppiamento regolare. La famiglia è un obbligo; il piacere è un diritto universale, non ti creare problemi né complessi. Non è il caso. di Vittorio Feltri

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