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Marco Travaglio parla come Luigi Di Maio: l'articolo da brividi sul reddito di cittadinanza

di Davide Locanodomenica 7 ottobre 2018
Marco Travaglio parla come Luigi Di Maio: l'articolo da brividi sul reddito di cittadinanza

2' di lettura

Piccoli capolavori che...soltanto Marco Travaglio. Il capo-ultrà grillino, infatti, nasconde dietro a una apparente critica l'elogio sperticato della più grande follia del M5s, ovvero il reddito di cittadinanza. Lo fa in un paradossale commento sul Fatto Quotidiano, titolato "Abolition man", il quale sarebbe Luigi Di Maio. Già, perché il direttore pentastellato afferma: "Ma che bisogno c'era di dire - come ha fatto Luigi Di Maio a Porta a Porta il 25 settembre - noi con questa manovra di bilancio, in maniera decisa, avremo abolito la povertà?". Già, che bisogno c'era di dire una delle più spettacolari fesserie nella storia della Repubblica? Leggi anche: Travaglio, la clamorosa randellata a Severgnini Se lo chiede anche Travaglio, che bisogno ci fosse. Peccato che lo faccia dopo un pippone introduttivo nel quale scrive: "Come volevasi dimostrare, il pregiudizio universale che accompagna il governo Conte da prim'ancora che nascesse sta diventando un gigantesco e comodissimo alibi per tutte le boiate che fanno e le fesserie che dicono i ministri giallo-verdi". E ancora: "Prendiamo il reddito di cittadinanza: abbiamo sempre scritto che è una misura sacrosanta per ridurre la povertà, contrastare e far emergere il lavoro nero (se mai i centri per l'impiego funzioneranno), regalare un pizzico di dignità a milioni di persone dimenticate dallo Stato e dagli uomini, forse - si spera - stimolare i consumi". Insomma, la critica a Di Maio solo dopo simili parole sulla follia che è il reddito di cittadinanza. Parole, quelle di Travaglio, per inciso identiche a quelle usate dai grillini per propagandare la loro legge. Il capo-ultrà ha fatto il suo dovere, anche questa domenica.