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La Zanzara, Paolo Becchi provocato da David Parenzo: "Tu e Vittorio Feltri...". E il professore lo devasta

Giulio Bucchi
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Una decina di "vacca***" in una manciata di minuti: Paolo Becchi show alla Zanzara, su Radio 24. Giuseppe Cruciani e David Parenzo telefonano al professore, editorialista di Libero, per chiedergli conto del suo tweet su Carlo Cottarelli e i 6.500 euro di compenso per l'ospitata fissa a Che tempo che fa, da Fabio Fazio.  Vediamo se abbiamo capito. I 6500€ non sono versati direttamente a Cottarelli bensì all'Università dove lavora e sembrerebbe per la funzione che lui stesso svolge lì. Solo una domanda (e senza avere la risposta): non è forse un modo per aggirare il fisco?https://t.co/c9RaCUVRyp— Paolo Becchi (@pbecchi) 12 ottobre 2018 Quei soldi, ha spiegato la Rai, vengono versati non al diretto interessato ma all'Università Cattolica di Milano dove il "premier per una notte" lavora. "Solo una domanda (e senza avere la risposta) - scrive Becchi -: non è forse un modo per aggirare il fisco?". Su questa domanda Parenzo parte lancia in resta per processare Becchi e, si scoprirà, pure Libero e il direttore Vittorio Feltri. Leggi anche: "È una guerra ma ti dovrai arrendere". Becchi vede la Gruber con Monti e sbrocca "Non avanzo accuse, dico solo che c'è un giro di soldi un po' strano, qualcosa non quadra", spiega Becchi. "Alcuni ospiti sono pagati, altri no. Lui è pagato molto bene, per mezz'ora a settimana". "Dilla tutta, sei arrabbiato perché non ti chiamano più in tv", provoca Parenzo tirando in ballo anche Tiziana Panella con cui Becchi ha polemizzato in diretta a Tagadà, dicendo di essere stato "fregato". "Se mi rompete l'anima su questa cosa, io ho i messaggi che mandavo a La7 - rivela Becchi -. Vengo solo a queste condizioni e loro mi rispondevano di sì". Parenzo però non demorde: "Ma tu ce l'hai a morte con tutti, pensa a cosa scrivi sempre su Repubblica: "Confermo, quando la leggo mi viene il vomito cerebrale". Leggi anche: "Molto sgradevole". Becchi in diretta, come gela la Panella a La7 Parenzo a questo punto alza il tiro: "Perché tu quando scrivi su quel giornale ironico, una barzelletta...". "Scusa non ho capito bene - lo mette alla berlina Becchi -: su Repubblica non si può parlare male e invece su Libero che è più piccolo sì? Questa trasmissione è solo una difesa di Repubblica?". "Ma dai, tu avevi definito il direttore Mario Calabresi l'orfano...". "Beh, la definizione mia ma di uno molto più in alto di me, Vittorio Feltri". "Lo vedi, tu e Feltri siete uguali...". E giù insulti incrociati, con la situazione che si fa incandescente. "Scusa, cosa c'entra Feltri?", la chiude Becchi che prima di riattaccare la cornetta, detta la sua sentenza: "Visto che c'è un governo del cambiamento, vorrei anche un cambiamento dell'informazione". A Parenzo saranno fischiate le orecchie. 

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