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Gilberto Benetton, l'amico Giovanni Gajo: "Il crollo del ponte Morandi capolinea della sua vita"

Caterina Spinelli
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Gilberto Benetton non è sopravvissuto alla perdita del fratello Carlo e, un mese dopo, al crollo del ponte Morandi. "Quella tragedia era il capolinea più spietato di tutta la sua vita - rivela l'amico Giovanni Gajo alle pagine di Repubblica - Voleva farsi carico delle proprie responsabilità, ma non ha fatto in tempo". Gilberto è morto ieri, 22 ottobre, a causa di una grave malattia.  Leggi anche: Benetton e gli ultimi due mesi di guerra Gajo, oltre a essere il fondatore del Gruppo Alcedo Sgr, la finanziaria creata con Luciano e Alessandro Benetton, era anche un amico di infanzia di Gilberto: "Ci vedevamo al massimo ogni dieci giorni, parlavamo di tutto, è stato un personaggio unico". E continua: "Quando i fratelli Benetton hanno fondato la maglieria, mi hanno offerto di entrare come socio, ma io sbagliando ho rifiutato". "Un uomo dalla memoria prodigiosa, un imprenditore coi fiocchi, un vero e proprio signore", lo descrive Gajo. Ma Benetton era anche tanto riservato, "una particolarità del carattere" per l'amico, che tiene a precisare quanto Gilberto amasse la moglie Laura e le figlie Sabrina e Barbara. "Non mi ha mai detto di essere malato, ma è bastato uno sguardo durante un nostro incontro a farmi capire che quella magrezza era sinonimo di altro - conclude il fondatore di Alcedo Sgr -. Tutti lo ricorderanno come un uomo onesto e gentile, mai impegnato a dare lezione ad altri". 

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