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Nicola Porro sbugiarda Verdelli: "Quando ero in Rai, lui e Renzi...". Immigrati, lo schifo degli anti-razzisti

Giulio Bucchi
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Il vero razzismo è quello degli anti-razzisti. Nicola Porro, sul Giornale, prende di mira Repubblica e il suo nuovo direttore Carlo Verdelli per colpa di un pezzo di Repubblica.it in cui si sottolinea come Agcom abbia "acceso un faro" su Rete4 perché giudicata a rischio di toni xenofobi. L'accusa, generica e gravissima, manda su tutte le furie il giornalista che su Rete4 conduce, tra l'altro, Quarta repubblica. Leggi anche: "Oggi sul Falso quotidiano...". Nicola Porro da godere, deride e asfalta Marco Travaglio "Con Verdelli ho avuto a che fare quando conducevo Virus su Rai2 e lui era allora qualcosa come il direttore delle news o roba simile. Con Verdelli ebbi degli ottimi rapporti e nessuna difesa quando Matteo Renzi e i suoi scherani decisero di chiudere il programma nonostante i buoni ascolti". Non porta rancore, non aveva responsabilità, spiega Porro. Ma per il pezzo uscito su Repubblica.it, insiste, sì. "La scusa mi è buona per ribaltare ai colleghi indignati del quotidiano romano l'accusa di razzismo. Sì, razzismo nei confronti di chi non pensa che l'accoglienza sia la soluzione per affrontare l'immigrazione incontrollata". In fondo, ricorda Porro, è proprio quello che è accaduto a Virus, chiuso perché, "come sapeva perfettamente Verdelli quel programma che metteva al centro della sua narrazione l'immigrazione allora incontrollata e la sicurezza allora sottovalutata, ebbene Verdelli capiva bene che Virus era poco compatibile con la voglia di condizionare l'informazione che la ventata renziana pretendeva".

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