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Corrado Guzzanti, il dramma: "Truffato dall'amico, mi ha prosciugato il conto. E al supermercato..."

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Maria Pezzi
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Corrado Guzzanti ha vissuto un periodo nero a causa della truffa di colui che credeva un amico, di cui si fidava. "Per un lungo periodo ho avuto difficoltà a dormire per gli incubi e gli scoppi di pianto nel sonno. Ogni volta che viene pronunciato il suo nome è una pugnalata al cuore", dice il comico. "Il trauma emotivo, posso dire ora a cinque o sei anni di distanza, è stato più forte di quello economico e finanziario". Il Corriere racconta che Guzzanti è stato vittima di una presunta truffa milionaria, tradito da quello che oltre socio e manager riteneva essere un suo amico, Valerio Terenzio Trigona. L'attore accusa Trigona d'averlo raggirato per 400mila euro. "Trigona", riferisce il quotidiano, "avrebbe agito assieme al suo dipendente, e presunto complice, Cesare Vecchio. Il primo nella qualità di produttore degli spettacoli di Guzzanti, il secondo come amministratore unico della Ambra srl". Trigona è un noto impresario, già di big della canzone come Lucio Dalla, Gianni Morandi, Ron: convince Guzzanti ad affidargli la gestione di una parte dei suoi guadagni per reinvestirli in titoli tedeschi, con ottimo rendimento e rischio nullo. Guzzanti dice di sì. Leggi anche: Striscia denuncia la truffa del Postamat Non solo i guadagni non ci sono, ma gli stessi bund tedeschi sono un'invenzione. Inesistente anche il conto di liquidità che Guzzanti crede di alimentare per le spese e dal quale Trigona, si legge nel capo d'imputazione, "effettua prelievi, dispone bonifici, effettua operazioni di giroconto e richiede assegni circolari", falsificando la firma dell'attore o facendola falsificare a Vecchio. Guzzanti si trova un debito di 900mila euro con l'erario. Riferisce la denuncia del fratello di Sabina Guzzanti: "Con Trigona  era nata una collaborazione professionale che ben presto era diventata anche una intensa amicizia contraddistinta, ritenevo purtroppo a torto, da un rapporto di reciproca fiducia. E invece hanno svuotato sistematicamente i miei conti bancari con la incredibile accondiscendenza degli operatori di sportello". 

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