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Imane Fadil, Silvio Berlusconi e lo sfogo disperato: "Vi giuro, non la ricordo". L'ombra del complotto

Giulio Bucchi
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Sulla morte di Imane Fadil grava l'ombra della strumentalizzazione politica contro Silvio Berlusconi. È lo stesso Cavaliere, a cena con l'amico Denis Verdini, a sfogarsi secondo quanto riporta Augusto Minzolini in un doloroso retroscena sul Giornale. Leggi anche: "Chi c'è dietro la morte di Imane Fadil". Travaglio, editoriale aberrante: fa il nome del Cav "Sono dispiaciuto per la morte di quella ragazza. Anche se davvero tra le tante persone che sono venute ad Arcore non la ricordo. E mi amareggiano anche le strumentalizzazioni che stanno facendo di questa tragedia". I misteri sulla tragedia della modella marocchina morta forse per avvelenamento sono fitti, ma non per certa stampa che sta creando il clima culturale e politico necessario alla più grande macchina del fango mai pensata per colpire il Cav, che pure ne ha viste di ogni colore: addebitargli il conto del presunto omicidio.   "Vogliono riportarci indietro - spiega Sestino Giacomoni, consigliere del Cav -. Ora che il governo mostra i suoi limiti e che con un Pd, orientato a sinistra, l'unica risposta siamo noi. Quel grido di allarme del Presidente a quella parte del Paese rincoglionito, si sta facendo largo. Il primo a capirlo dovrebbe essere Salvini che senza di noi non rappresenterà mai l'Italia moderata, sempre che voglia smettere di giocare e puntare a Palazzo Chigi".

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