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Non è l'arena, Roberta Bruzzone e l'ipotesi terrificante su Imane Fadil: "Credo che..."

Davide Locano
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A Non è l'Arena di Massimo Giletti, la domenica sera su La7, si torna a parlare della morte di Imane Fadil, la modella marocchina e teste chiave nel processo Ruby Ter scomparsa per cause ancora da comprendere. A fare il punto sulla vicenda è Roberta Bruzzone, che premette: "Hanno fatto dei prelievi, ma per i risultati ci vorrò ancora un mese". Inizialmente si parlò di presenza di radioattività nei tessuti, tesi poi smentita. "All'inizio la salma venne posta sotto sequestro - ricorda la criminologa -, poi è stato permesso di fare l'autopsia che ha consentito di evidenziare dei valori. C'è un collasso sistemico, ma per i risultati ci vorrà ancora un mese". La Bruzzone, però, si spende in un'altra e nuova considerazione sulla Fadil, spiegando come aveva "intravisto un quadro depressivo importante". La modella marocchina, probabilmente, era colpita anche da una fortissima depressione. Leggi anche: Imane Fadil, l'avvocato: "Minacciata da due olgettine" Di seguito l'intervento della Bruzzone a Non è l'arena:

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