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Augusto Minzolini: la profezia di Paolo Mieli sulle toghe? "E' solo un primo segnale, quadro peggiore"

Cristina Agostini
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"E' solo un primo segnale". Augusto Minzolini parla del "paragone di Paolo Mieli con il caso dell' ex presidente Lula in Brasile, portato in cella da una «combine» tra la pubblica accusa e un giudice, vicenda che ha avuto come conseguenza la vittoria della destra di Bolsonaro". Anche perché, sottolinea su il Giornale l'ex direttore del Tg1, "se c'è un Paese occidentale negli ultimi decenni dove le sorti di questo o quel governo, di questo o quel politico, sono state determinate da vicende giudiziarie, quello è l'Italia". Leggi anche: "Ormai Giorgetti non risponde nemmeno al telefono": toghe scatenate, per parlargli c'è soltanto un modo In effetti noi "abbiamo fatto scuola", continua Minzolini. "Berlusconi veniva preso per pazzo" sostiene Sestino Giacomini, consigliere del Cav, "ma le accuse che muoveva si stanno dimostrando realtà. Come pure la storia dei colpi di Stato, cioè delle iniziative giudiziarie con cui è stato messo all' angolo, che in fondo somigliano a quella che nel 2008 determinò la fine del governo Prodi". E ora "si è squarciato il velo. Ecco perché al di là delle resistenze di Mattarella penso che alla fine questo Csm verrà giù".

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