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Otto e mezzo, Alessandro Sallusti gela Lilli Gruber, Pd e M5s con una frase brutale: "Chi se ne frega!"

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Giulio Bucchi
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A Otto e mezzo Lilli Gruber affronta il dramma dell'alluvione di Venezia dal punto di vista politico e Alessandro Sallusti con una frase riassume il senso di disgusto della maggioranza degli italiani nei confronti di una classe dirigente incapace di prendere scelte per la collettività in tempi rapidi e senza polemiche strumentali né utopie da rincorrere. Leggi anche: "Cosa si deve fare ora". Cacciari, la lezione a Casarini e M5s su Venezia Il tema sul tavolo è quello del Mose, su cui Pd (favorevole, per bocca del ministro per le Infrastrutture Paola De Micheli, democratica) e il Movimento 5 Stelle (più volte schieratosi contro) rischiano di far saltare il banco. La Gruber pare preoccupata soprattutto di questo e Sallusti, direttore del Giornale, in collegamento pur mantenendo la calma va dritto al punto in modo quasi brutale: "Chi se ne frega se l'esecutivo va avanti! Devono andare avanti le grandi opere pubbliche come Tav, Ilva e lo stesso Mose".

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