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Sardine, Repubblica in ginocchio da Mattia Santori "tra Marx e Churchill contro i nazisti". Delirio sinistro

Giulio Bucchi
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In ginocchio dalle sardine. La sinistra allo sbando cerca nei ragazzotti in piazza contro Matteo Salvini il nuovo faro politico. Il guaio è che la sindrome del "nuovo simbolo" attanaglia non solo i leader del Pd sempre più fragili, ma anche i "salotti intellettuali". Repubblica, in questo senso, è un esempio perfetto. Come ricorda Italia Oggi, il commento di Francesco Merlo è entusiasmo puro: "Le sardine fanno paura a Salvini perché sono la sinistra che finalmente non fa paura", "spaventano Salvini perché non fanno spavento", "stordiscono il predatore" in un "emozionante contagio". Leggi anche: "A Zingaretti gliel'ho detto". Vittorio Sgarbi prende a pesci in faccia le sardine Sul fatto che non facciano paura, alla luce dei commenti su Facebook di molti di loro in cui si augurano un Salvini appeso a testa in giù, ci sarebbe da ridire ma questo a Repubblica interessa poco o nulla. Sempre Merlo paragona Mattia Santori e compagni ora a Marx ora a Churchill contro i nazisti, "intonano Bella ciao con la compostezza dei coristi dei college di Cambridge" ed esprimono una "epopea della specie e della collettività che protegge l'individuo". Sì, siamo già al "sardinismo".

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