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Massimo Cacciari vede nero a Otto e mezzo. "Cosa succederà se scompare il M5s". Di Maio, sciagura doppia

Giulio Bucchi
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La crisi forse irreversibile del Movimento 5 Stelle non fa felice Massimo Cacciari. Il filosofo, ospite di Otto e mezzo da Lilli Gruber, commenta la votazione sulla piattaforma Rousseau che ha sconfessato la linea politica di Luigi Di Maio e la scelta dei vertici grillini di non presentare liste alle prossime regionali in Calabria ed Emilia Romagna, per non fare figure disastrose e, soprattutto, non danneggiare gli alleati di governo del Pd. Leggi anche: "Parlare con lui è imbarazzante". Sallusti contro Cacciari, alta tensione dalla Gruber   "Io non tifo per la dissoluzione dei 5 Stelle - spiega l'ex sindaco di Venezia - , perché hanno rappresentato un argine ad un disagio che inevitabilmente va a finire alla destra estrema". "Di Maio - prosegue - si doveva dimettere per mettere al suo posto chi? Questa grande crisi dei 5 Stelle potrebbe essere risolta solo da un intervento a gamba tesa di Grillo, forse auspicabile".

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