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Salvini e Meloni, il sospetto di Giuli sugli anti-sovranisti: "Ci vogliono far credere che sono rivali"

Caterina Spinelli
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Tutto pronto per l'attacco anti-sovranista. "Il circo mediatico-politico della sinistra sta nel costruire ad arte un'immaginaria lotta fratricida tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni". Lo assicura Alessandro Giuli che sul Tempo non ha mancato di notare "l'enfasi con la quale i soliti giornaloni hanno evidenziato il sorpasso di Giorgia nei consensi popolari diretti ai leader politici". Tanto basta "alle false coscienze per allestire un teatro nel quale Matteo e Giorgia starebbero duellando a colpi di sgambetti e rasoiate per stabilire quale dei due capi resterà alla guida della coalizione. È un gioco fatuo che si basa su un fondo di verità per scolorare subito nella vana fantasticheria". Leggi anche: Sondaggio di Termometro Politico: Giorgia Meloni supera anche Conte Proprio così, perché secondo Giuli le differenze tra i due leader non sono mai state oscurate anzi, il che fa pensare sia un bene. Ciò, detto, nessuno dovrebbe farsi chissà quali illusioni. "Il travaso di voti dalla Lega a FDI non presenta aspetti imponderabili: non c'è un solo decimale che viaggi verso l'astensione o, peggio, si diriga verso i gracili lidi della maggioranza attuale". Nel complesso, infatti, Salvini e Meloni totalizzano un pacchetto percentuale che gravita sopra il 40 per cento e che, con l'aggiunta dei berlusconiani, può, arrivare facilmente a quota 50 e oltre". Tutto questo però non si trova nelle "narrazioni autoconsolatorie della sinistra", come le chiama Giuli.

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