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Paolo Becchi svela l'accordo Grillo-Bonaccini: "L'ultima porcata del Pd non basterà a fermare Matteo Salvini"

Caterina Spinelli
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Paolo Becchi l'aveva predetto: Stefano Bonaccini, pur di strappare qualche voto al centrodestra, le prova tutte. Ad aiutarlo, va detto, la scheda elettorale. "Come avevo anticipato - cinguetta l'editorialista di Libero - ecco l'accordo tra Grillo e Bonaccini sul voto disgiunto. Ma questa ultima porcata non basterà a evitare la vittoria di Salvini in Emilia-Romagna". Leggi anche: Paolo Becchi, nodo Emilia: "Se il popolo lo chiede, Mattarella deve sciogliere le Camere" Il sistema di voto regionale, infatti, concede la possibilità di votare una lista, da destra a sinistra, e contemporaneamente barrare la casella col nome del candidato dem in corsa per il bis. Un'opzione che non può che fare gola al governatore emiliano-romagnolo uscente. Bonaccini lo ha messo nero su bianco a Sono le venti, il programma tv sul Nove condotto da Peter Gomez: "Si può votare il proprio partito o movimento di riferimento e dare un senso alla propria identità e mettere una croce sul simbolo del partito che si preferisce, ad esempio il Movimento 5 Stelle. Però, siccome il M5S con questa legge elettorale - che è a turno secco e la notte del voto, chi ha un voto in più vince - non potrà mai vincere, chi pensa che non sia indifferente vinca io o la mia avversaria può mettere la croce sul nome del presidente. Quindi un voto al M5S e un'altra croce su Stefano Bonaccini". Ed ecco l'ultimo disperato appello prima del declino quasi inevitabile.  Come avevo anticipato ecco l'accordo tra Grillo e Bonaccini sul voto disgiunto. Ma questa ultima porcata non basterà a evitare la vittoria di Salvini in Emilia-Romagna. pic.twitter.com/P3sdG9Q9oA— Paolo Becchi (@pbecchi) January 24, 2020

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