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Alessandro Sallusti a Otto e mezzo: "Sanremo è sempre stato un Festival di sinistra". E su Salvini muto...

Gabriele Galluccio
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Alessandro Sallusti a Otto e mezzo offre il suo punto di vista sul Festival di Sanremo 2020. Lilli Gruber gli chiede come mai Matteo Salvini sia rimasto in silenzio durante la settimana della kermesse: “L'anno scorso aveva contestato il vincitore Mahmood e criticato il conduttore Baglioni. Quest'anno ha fatto un tentativo all'inizio con Junior Cally – dice la conduttrice di La7 – e poi ha rinunciato. Forse ha capito che Sanremo è più grande di lui?”. Sallusti risponde di sì e spiega che “Salvini non è più nelle stanze di comando e forse ha pensato bene di tutelare gli ultimi superstiti che ha nella Rai”. Poi il direttore de Il Giornale punta l'attenzione sul fatto che “il Festival ha sempre fatto una politica di sinistra. Ricordo anche con Berlusconi presidente le sue arrabbiature per le strumentalizzazioni che venivano fatte sul palco dell'Ariston”. Inoltre Sallusti sostiene che la censura a Roger Waters, la superstar dei Pink Floyd “forse non è stata così bizzarra, dato che lui è filo-palestinese e ferocemente anti-israeliano”. Per approfondire leggi anche: Diodato benedetto da Fazio e dalle Ong

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