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Boldrini, quando disse: "Non prenderò mai un volo di Stato"

Laura Boldrini

A luglio prometteva: "Sempre in treno e con i low cost". Ma al funerale di Mandela ci è andata con l'aereo presidenziale (e ci ha portato pure il suo ragazzo)

Roberto Procaccini
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"Non sono un classico presidente, rinuncio totalmente ai voli di Stato". E ancora: "Quando mi sposto, e mi sposto molto, uso la macchina, vado in treno o in aereo, con voli di linea ma anche low cost. Mi pare che sia la prima volta per un presidente della Camera". Se la cantava da sola, Laura Boldrini, come si dice nello slang. Perché la numero uno di Montecitorio, quando per presenzialismo è volata ai funerali di Nelson Mandela in Sudafrica con tanto di compagno e codazzo di assistenti e collaboratori, s'è infilata sull'aereo presidenziale sul quale viaggiava il premier Enrico Letta. Mica si è rivolta a un'agenzia di viaggi. Eppure la Boldrini in estate era di tutt'altro avviso: quando a luglio s'è presentata alla cerimonia del Ventaglio, ha tenuto un discorso di tutt'altro avviso. Prendeva le distanze dai metodi dei ferri vecchi della politica: "Non sono un classico presidente della Camera - diceva Laura -, devo accorciare la distanza tra le gente e le istituzioni. Per questo hanno scelto me". E quindi: "Mai un volo di Stato", il suo refrain. S'è visto.

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