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Feltri: "Cari partiti buona morte a tutti"

Il fondatore di Libero racconta un Paese ormai "stanco della democrazia. Gli italiani hanno capito che i partiti fanno solo i loro interessi. Scompariranno"

Ignazio Stagno
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"La democrazia ha stufato tutti, cari partiti buona morte a tutti". Vittorio Feltri guarda al nuovo anno che sta per arrivare ed è sicuro di una cosa: sarà l'anno della fine dei partiti. Il fondatore di Libero prende spunto da un sondaggio apparso ieri, lunedì 30 dicembre, su Repubblica in cui emerge una totale sfiducia da parte degli italiani nella classe politica, per lanciarsi in una profezia sul 2014: "La democrazia - è opinione diffusa - non esiste più. Non gode di alcuna stima. I nostri compatrioti hanno capito che è una finzione e voteranno, se voteranno, contro chi la tiene in vita per mero interesse di bottega. Chi fa politica non pensi di farla franca. Sul teatrino sta per calare il sipario. Quel che succederà dopo non siamo capaci di prevederlo. Cari partiti, buona morte a tutti", scrive Feltri su il Giornale. Poi snocciola i dati del sondaggio: "Benché nel nostro Paese la mentalità anticapitalistica domini, l'associazione degli imprenditori è più riverita del peggiore sindacato, la Cgil: il 29 per cento contro il 20,8. Il dato dovrebbe far riflettere. Lo Stato è poco apprezzato: 18,9. Che equivale a una bocciatura senza appello. Le banche, poverine, sono malviste: 12,9 per cento. E il Parlamento è poco più quotato dei partiti: 7,1 per cento contro il 5,1. Sono segnali molto chiari". Così arriva il verdetto finale di Vittorio: "La fiducia nelle istituzioni è crollata, ammesso e non concesso che in passato fosse alta. All'ultimo posto della graduatoria ci sono i partiti, di cui si fidano soltanto 5 italiani su 100. Lo sapevamo già. Ma trovarcelo scritto nero su bianco fa un certo effetto. Significa che i partiti si sono irrimediabilmente sputtanati e che difficilmente torneranno in auge". 

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