Harvey Weinstein faceva pedinare le due vittime da una spia addestrata dal Mossad

di Matteo Legnanidomenica 19 novembre 2017
Harvey Weinstein faceva pedinare le due vittime da una spia addestrata dal Mossad
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Bella, bionda, di origini israeliani e addestrata da ex agenti del Mossad. E' la "spia" che Harvey Weinstein aveva assoldato e messo alle calcagna delle donne che in queste settimane lo hanno accusato di molestie e violenze sessuali per carpine i segreti, le confessioni, insomma gli eventuali punti deboli da usare a suo favore anche in eventuali futuri processi. Maja Lazarova, così si faceva chiamare, era una dipendente dell'agenzia privata israeliana specializzata Black Cube. Ma il suo vero nome è Stella Penn Pechanac. Weinstein le aveva fatto avvicinare anche i giornalisti che indagavano e poi scrivevano sulle sue malefatte. Ex attrice, aveva studiato recitazione a Tel Aviv dopo aver lasciato l'aviazione col grado di tenente, la sua "copertura" ha iniziato a cedere quando, proprio parlando con un reporter fingendosi una delle donne molestate dal produttore cinematografico, aveva sbagliato il nome dell'ex marito e poi anche quello della società per cui diceva di lavorare. Poi il New Yorker ha pubblicato un articolo che svelava i nomi delle società assoldate da Weinstein per tallonare le accusatrici. E l'attrice Rose McGowan, prima accusatrice del produttore, ha riconosciuto nella descrizione fatta dal giornale quella attivista che ormai considerava una confidente e un'amica e che le aveva addirittura offerto 60mila dollari per diventare testimonial di una campagna a favore delle donne e dei loro diritti.