
Il giudice Valerio de Gioia: "Coronavirus, meno rapine ma più truffe online"

Coronavirus e nuovo stile di vita. Inaspettato. La quarantena, ovvero il periodo da trascorrere a casa per fronteggiare l’epidemia in Italia, ha cambiato le abitudini anche dei delinquenti. “Le nuove regole che impongono la permanenza nelle proprie abitazioni – cui si può derogare, se si è sani, solo in ipotesi tassative – spiega a Libero il magistrato Valerio de Gioia, hanno generato un tendenziale calo dei reati contro il patrimonio (furto e rapina), di spaccio di sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione, per dirne alcuni”.
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Insomma secondo il giudice, il virus non ha risparmiato neppure la criminalità organizzata. “E’ di pochi giorni fa la notizia dell’arresto di un latitante, esponente di spicco della 'ndrangheta calabrese, individuato proprio per effetto dei serrati controlli che le forze dell’Ordine hanno predisposto per verificare il rispetto delle nuove regole”, precisa de Gioia.
Tempi duri per i delinquenti, ma la fantasia criminale non ha limiti. E il magistrato lancia un allarme: “E’ in atto una proliferazione dei reati che possono essere commessi comodamente da casa come quelli informatici, si pensi alle truffe on-line, o i maltrattamenti in famiglia per i quali, però, ancora non si hanno dati certi”.
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