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Silvio Berlusconi, "che Dio ci aiuti": la quarantena a Nizza e quella frase ripetuta ai suoi collaboratori

Silvio Berlusconi

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In quarantena nella villa di Marina a Valbonne, nel sud della Francia, in compagnia della figlia e dei nipotini, Silvio Berlusconi non perde i contatti con i suoi: "Mai come adesso sono orgoglioso di essere italiano. Che Dio ci aiuti...", ripete ai suoi più stretti collaboratori, secondo quanto riporta un retroscena de Il Messaggero. Prega , lavora e ascolta tg e programmi di informazione. È in Provenza da fine febbraio e respinge l'accusa di essere scappato in Francia per paura di essere contagiato: "Sono venuto qui prima che scoppiasse l'emergenza".

 

 

Ogni giorno il presidente di Forza Italia si alza alle 7,30, fa colazione e legge i giornali sull'iPad. Poi si attacca al telefono, sui social, fa video conferenze con i manager delle sue aziende, Fininvest in testa. Il Cav è molto preoccupato per la salute degli italiani, è addolorato per le tante vittime in Lombardia, lo assilla il problema della mancanza di mascherine: "Vedo in tv o sul web troppa gente senza mascherine, tutti devono metterle, proprio tutti, altrimenti non ne usciamo. Il governo deve garantire mascherine a tutti", continua a ripetere. Poi lo preoccupa la recessione che incombe. Gli eurobond, sostiene, non sono la soluzione servono subito almeno 100 miliardi di euro.

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