Alessandro Sallusti a Non è l'Arena contro Conte: "Ritarda la Fase 2 perché poi milioni di lavoratori e imprenditori scenderanno in piazza"
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"Limitazioni della libertà immotivate". Alessandro Sallusti, in collegamento con Massimo Giletti a Non è l'Arena, commenta quasi con scoramento le misure annunciate dal premier Giuseppe Conte sulla Fase 2 e la fine del lockdown.
Gli annunci di Conte domenica sera "sono una cortina fumogena, dietro non c'è nulla", esordisce il direttore del Giornale. "Mi devono spiegare come nelle tre regioni con rischio più alto posso andare in metropolitana ma non in un negozio sempre distanziato da un metro". Poi una fosca previsione per l'Italia, ormai ridotta a una pentila a pressione sul punto di scoppiare. "Delusione e sconcerto non solo nella Lega - spiega Sallusti -. Il governo sapeva cosa sarebbe successo da fine anno, non sei più credibile. Rallentano anche l'apertura, peché il giorno che si riapre tutto milioni di lavoratori e imprenditori prenderanno atto che è finita: temo che per la prima volta ci sia la possibilità che quei milioni di lavoratori scendano in piazza",
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