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Pietro Senaldi a Tagadà sulle riaperture: "Al governo hanno la pancia piena e decidono per quelli con la pancia vuota"

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Pietro Senaldi interviene a Tagadà sul tema delle riaperture, che avverranno a partire da lunedì 18 maggio. Anche se in realtà, ad oggi, non ci sono ancora linee guida ufficiali ma soltanto bozze: l’ennesima conferma dell’improvvisazione del governo che, come sottolinea il direttore di Libero, non ha un vero piano di rilancio, ma è soltanto in grado di sprecare soldi a fondo perduto. “Le misure del governo - ha dichiarato Senaldi in diretta su La7 - sono fatte da gente con la pancia piena per gente con la pancia vuota. Le stime parlano di almeno il 30% di attività che non riapriranno a Milano”.

 

 

Il discorso è semplice: “Chi vuole riaprire lo fa per salvarsi dal tracollo economico, ma le prescrizioni dell’Inail sono diseconomiche. Se un ristorante apre e lavora al massimo del consentito, va comunque in perdita. In più - ha aggiunto Senaldi - aggiungiamoci il fatto che siamo quasi a giugno e che di solito a Milano dopo il 15 luglio ci sono solo i turisti (che stavolta difficilmente potranno esserci, ndr), un imprenditore si deve sobbarcare il rischio di riapertura a bassissimo regime per lavorare un mese, un mese e mezzo e intanto tornare a pagare bollette, affitti e lavoratori”. Senza dimenticare che non è affatto scontato che la gente abbia voglia, o più semplicemente i soldi, di andare in giro per bar e ristoranti in questo momento. 

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