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Alberto Zangrillo e Andrea Crisanti, il botta e risposta sul coronavirus: "Parassitologo", "Situazione esplosiva"

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Botta e risposta tra Alberto Zangrillo e Andrea Crisanti. I due, entrambi in collegamento con Omnibus, la trasmissione di La7 condotta da Alessandra Sardoni, parlano di coronavirus. Peccato però che per il primo la carica virale ad oggi è inesistente, mentre per il secondo non c'è prova di tutto ciò. “Crisanti fino a qualche tempo fa faceva l’entomologo-parassitologo, e lo dico senza alcuna vena polemica, non ha mai raccolto il ramoscello d’ulivo. Preferisce fare una corsa da solista insolentendo dieci persone che, insieme a me, in questi giorni hanno fatto la storia della medicina per confutare le tesi di Remuzzi, Palù e Clementi che va a verificare la carica virale, vuole fare il fenomeno. Dica la sua verità, poi alla fine faremo le somme”. tuona il primario di dell'Unità Operativa di Terapia Intensiva del San Raffaele di Milano.

 

 

Di diverso parere il professore ordinario di microbiologia all'Università di Padova :“Si possono mettere sotto sorveglianza le persone che provengono da aree in cui la trasmissione del virus è particolarmente esplosiva come, ad esempio, Cina, India, Brasile e Stati Uniti. Ci sono i mezzi per tracciare gli spostamenti e le persone che arrivano devono essere monitorate, non soltanto con la temperatura che non serve a niente” spiega dalla sua, ribadendo che questa è una delle soluzioni da adottare per evitare nuovi focolai. Nelle ultime settimane infatti l'Italia ha assistito a nuovi contagi, la maggior parte legati a stranieri.

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