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Papa Francesco, Franco Bechis e le dimissioni di monsignor Becciu: "Bergoglio ha solo voluto dare un segno"

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Prima l'edizione straordinaria del bollettino della sala stampa vaticana in cui si annunciano le dimissioni del cardinale Angelo Becciu, poi il giorno dopo la replica del diretto interessato. Per Franco Bechis si tratta di "due atti clamorosi e senza precedenti". A pretendere le dimissioni di Becciu, come già detto precedentemente, è stato niente di meno di Papa Francesco. Il motivo? Nei confronti di Becciu è pendente l'accusa di peculato per avere favorito direttamente o indirettamente con aiuti economici (800 mila euro almeno) e raccomandazioni di varia natura alcune attività imprenditoriali presiedute o amministrate da tre dei suoi fratelli: una cooperativa sociale, un'azienda di distribuzione alimentare e di produzione della birra e una falegnameria. "Secondo l'accusa - prosegue il direttore del Tempo - alcuni di quei fondi (100 mila euro) sono partiti dalla segreteria di Stato che amministra anche parte dell'Obolo di San Pietro".

 

 

 

 

Nella sua difesa però Becciu ha precisato che non c'è stata alcuna "irregolarità o violazione di legge e riconoscendo al massimo un possibile conflitto di interesse almeno nelle raccomandazioni a favore dei fratelli". Nonostante questo per Bechis il "gesto compiuto non può essere stato di impulso per rabbia, amarezza o delusione personale, né inconsapevole delle conseguenze che avrebbe avuto. Molte cose difficili da capire e talvolta anche da digerire sono un segno del suo papato". Insomma, per il direttore del quotidiano romano lo scopo di Bergoglio era quello di dare l'esempio: nulla può più essere accettato.

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