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Alberto Zangrillo "ottimista sul coronavirus" a Non è l'Arena. Dopo Giletti, gli insulti: "Viene voglia di cag***e"

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Si scatena la bufera contro Alberto Zangrillo. Il primario di Terapia Intensiva all'ospedale San Raffaele di Milano, dopo le dichiarazioni rilasciate a Non è l'Arena nella puntata di domenica 27 settembre, fa ancora parlare di sè. "La paura - ha detto senza peli sulla lingua al programma di La7 condotto da Massimo Giletti - non deve essere il motivo dominante del nostro ragionamento. È ormai confermato che alcune persone più a rischio devono essere protette, ma questo non significa non vivere". Per il medico "il 15 per cento delle forme gravi è legato a un difetto di risposta immunitaria". Tesi suffragata anche da una ricerca pubblicata da Science. Per questo "oggi - è il sunto del discorso - siamo molto ottimisti, le cose stanno andando bene".

Non solo, perché a riprova di ciò Zangrillo cita anche i numeri: "Sappiamo perfettamente che in terapia intensiva entrano malati positivi al coronavirus ma sono anche portatori di altre patologie. In tutta la Lombardia ci sono 31 pazienti covid in terapia intensiva, si tratta di un quarto delle persone in terapia intensiva nel mio ospedale a marzo". Ma questo a quanto pare non basti, visto che sono stati in molti a prenderlo di mira con insulti più o meno pesanti. 

 

 

"Ogni volta che parla - scrive un utente su Twitter - i contagi lievitano. Porta sf**a? Fatelo stare zitto!". E ancora: "Allora perché il paziente preferito di Zangrillo è in quarantena, fa tamponi su tamponi e invita tutti a mettere la mascherina...lui che non la portava", replica un altro internauta in riferimento a Silvio Berlusconi, dimenticando però che il leader di Forza Italia la mascherina l'ha sempre indossata". Poi un altro insulto: "Quando parla Zangrillo, sinceramente mi viene la voglia di ca***e. Perdonatemi l'espressione". 

 

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