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Roberto Burioni sul bollettino: "Presto nei guai", ricoveri e intensive stanno sfuggendo di mano?

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“Se non si inverte la tendenza molto presto saremo nei guai”. Roberto Burioni ci mette di nuovo la faccia e parla dell’epidemia da coronavirus che sta tornando a galoppare in maniera preoccupante, con l’aggravante che rispetto ai mesi del lockdown non era così diffusa sull’intero territorio nazionale. A preoccupare il noto virologo marchigiano è soprattutto il trend dei numeri ospedalieri: “+545 ricoverati con sintomi e +47 in terapia intensiva anche oggi, non va bene”: Difficile dargli torto, dato che in una sola settimana rispetto a lunedì scorso si sono raddoppiati i contagi (da 4.619 a 9.338), i morti (da 39 a 73) e pure i ricoverati (da 334 a 592).

La buona notizia che è i dati ospedalieri complessivi sono ancora lontani da quello di marzo, però senza gli adeguati correttivi ci avviamo a fare quella fine: le terapie intensive e l’intero sistema sanitario vanno rafforzati in previsione di ciò che può accadere nei prossimi mesi, dato che l’autunno è appena iniziato e già stiamo iniziando ad andare in crisi. Sarà una lunga stagione con il coronavirus, soprattutto se si dovesse continuare a fare tutto il possibile per evitare un nuovo lockdown generalizzato: di certo c’è che le misure adottate negli ultimi due Dpcm da Giuseppe Conte sembrano soltanto delle supercazzole che sottovalutano la reale minaccia. 

 

 

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