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Massimo Gramellini contro il governo Conte: "Manifesta incapacità. Prima la predica, ora il lockdown"

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“Politici e amministratori hanno passato i mesi caldi a farci la predica, mentre loro vivevano alla giornata e discettavano di banchi a rotelle”. Massimo Gramellini ha aperto il fuoco contro il governo presieduto da Giuseppe Conte, accusato di aver preso misure anti Covid che anziché diminuire il contagio paradossalmente rischiano di incentivarlo. “E adesso ci rinchiudono tutti in casa per manifesta incapacità di lasciarci uscire in modo decente”, è il commento della firma del Corriere della Sera, che ha ben rappresentato l’assurdità della situazione attuale che sta vivendo il paese: “Ci lasciano ancora uscire di casa solo per arrivare a scuola o in ufficio, ma ci vietano tutti gli spostamenti che hanno un risvolto voluttuario. Il problema è che ci si contagia molto di più andando a scuola e in ufficio che non al ristorante e a teatro”. Il motivo è piuttosto semplice, quasi scontato: “La sera ci si sposta con i mezzi propri, mentre di giorno si prendono in prevalenza quelli pubblici, che sono congestionati. E lo sono - ha ribadito Gramellini - perché a tempo debito non vennero potenziati da chi aveva il dovere di farlo. Ma si sa come funziona la mano pubblica da queste parti: esosa nel pretendere il rispetto delle regole da parte dei privati e nel perseguirli - ha chiosato - ma estremamente lassista quando si tratta di pagare i suoi debiti e offrire servizi all’altezza di una nazione civile”. 

 

 

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