Con i numeri dell'ultima settimana, l'Italia torna tra i Paesi con più decessi di coronavirus al mondo. Una notizia riportata anche dal Corriere della Sera e che fa saltare sulla sedia Alberto Zangrillo. "L'Italia - spiega in riferimento all'articolo del quotidiano di via Solferino - viene indicata in modo negativo, sulla base di un database e non di una ricerca strutturata secondo regole scientifiche, come il terzo Paese al mondo per letalità da Covid". Il prorettore dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano punta il dito contro le cifre dell'americana Johns Hopkins University. Cifre che non vengono per nulla spiegate.
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Una guerra tra esperti. Il coronavirus ci ha abituati anche a questo. "Abbiamo assistito a litigate tra scienziati&..."È sorprendente - aggiunge raggiunto dall'Adnkronos - come non venga tenuto in alcun conto un dato che costituisce il nostro orgoglio di italiani". Il nostro Paese vanta infatti un aspetto positivo: la longevità. E, come ben si sa, questo virus colpisce in modo letale soprattutto la popolazione anziana. Non solo, altro "motivo per considerare una fake news quella di cui stiamo dibattendo è l'indice". Quest'ultimo, spiega l'esperto "è calcolato in base al rapporto fra morti e numero di positivi, ed è noto a tutti che durante la cosiddetta prima ondata il numero di persone tracciate come positive al Sars-CoV-2 in Italia, primo Paese occidentale colpito, è stato drammaticamente sottostimato". In sostanza si può parlare di "una grave distorsione della realtà".