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Massimo Galli, terza ondata Covid colpa degli italiani: "Vietato criticare le incongruenze del governo"

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"Non bisogna criticare le incongruenze del governo". Massimo Galli, intervistato dalla Stampa, ribadisce una volta di più i sospetti su certi virologi schierati politicamente. Il primario del Sacco, uno dei massimi esponenti del fronte "lockdown" e voce "pessimista" degli scienziati che parlano di Covid in tv, vede la terza ondata dell'epidemia come altamente probabile. La colpa? Degli italiani, e non chi dal governo non ha fatto abbastanza, per esempio, per assicurare il rafforzamento del sistema di medicina del territorio e delle strutture ospedaliere. "Quando finì la prima ondata e mi chiesero se ci sarebbe stata la seconda risposi: non è obbligatoria, ma dipende dai comportamenti di tutti. È ancora così. Purtroppo intanto la seconda ondata ci è costata oltre 25mila morti. Se gli italiani non si impegnano la seconda ondata riparte e poi non resta che chiudere".

 

 

 

Le chiusure del governo, sottolinea  il professor Galli, hanno funzionato: "Il risultato sperato è arrivato, anche se incompleto. Ed è per questo che o si organizza meglio la convivenza col virus o la terza ondata più che una minaccia è una promessa. Non basta aspettare il vaccino senza fare nulla". Il contestato Dpcm su Natale e Capodanno lo convince: "Dimostrano che il governo non vuole ripetere l'errore estivo. Si può discutere se siano sufficienti, ma non si può mettere in dubbio l'iniziativa". Insomma, "non è il momento di discutere, ma di tenere fede alle regole senza ignorare il grande problema della terza ondata. Più che criticare la scarsa congruenza delle varie disposizioni bisogna cercare di fare del proprio meglio". 

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