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Alberto Genovese, Dagospia: "Ma è Natalia Aspesi o Vittorio Feltri?", frasi ‘scomode' sulla ragazzina

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Natalia Aspesi ha espresso sostanzialmente lo stesso concetto di Vittorio Feltri sull’orrendo caso che riguarda Alberto Genovese, con la differenza che nessuno è accorso a insultarla. La giornalista ha risposto a una lettera inviata al Venerdì di Repubblica da un papà milanese, che ha raccontato una conversazione con la figlia 17enne che sogna di fare la modella: “Siamo passati per via Torino e le ho mostrato il brutto palazzine dove quel criminale faceva le sue feste e drogava e stuprava le ragazzine. E lei serenamente mi ha detto, lo so, una compagna di liceo aveva invitato anche me, ma io non sono stupida, quella gente è orribile e non ne ho bisogno. Perché ho voi. Mi sono commosso e comincio a capire che posso fidarmi di lei”.

 

 

La Aspesi ha risposto sostenendo che la ragazza ha detto la cosa giusta: “Sa difendersi ‘perché ho voi’. Perché è stata educata in un certo modo, perché con voi parla e si confida, perché ha fiducia in voi, perché si sente protetta da voi”. Mentre per chi si è lasciata ammaliare da Genovese è tutta un’altra storia: “È difficile credere che quelle feste fossero tipo famiglia, e chi ci andava regolarmente, anche cosiddetti vip del nulla, non sapessero dei vassoi di droga, dei letti disponibili. Lo sapevano e ne approfittavano. Nessuno si stupiva. Quella ragazzina, oso dire almeno imprudente, o molto sola, e chissà con quali sogni irrealizzabili e bisogno, ha pagato per l’irresponsabilità di troppi”. 

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