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Peter Gomez, rissa con Antonio Di Pietro a L'aria che tira: "Voi chi? Non sono Marco Travaglio"

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Una clamorosa rissa a L'aria che tira. Rissa dai risvolti succosi. Nel programma condotto da Myrta Merlino su La7, si parla ovviamente di Mario Draghi, del suo incarico da premier. A confrontarsi ci sono Peter Gomez, direttore del sito del Fatto Quotidiano, e Antonio Di Pietro, l'ex magistrato un tempo piuttosto vicino alle posizioni del M5s, ma ora molto meno. Come è noto, il Fatto diretto da Marco Travaglio ha una linea clamorosamente pro-M5s e pro-Giuseppe Conte. Sfacciata. Incontenibile. E come è altrettanto noto, Gomez ha delle idee un poco divergenti rispetto a Travaglio.

 

La scintilla la accende Di Pietro, che si rivolge a Gomez chiedendo: "Perché non vi va bene?". Il riferimento è a Draghi e quel "vi" è riferito a quelli del Fatto Quotidiano. Ma Gomez non ci sta. E risponde in modo netto, brusco: "Io non sono Marco Travaglio, dirigo ilfattoquotidiano.it e non sono nemmeno un grillino", spara ad alzo zero. "E quindi questo plurale per favore non lo usi. Non sono un iscritto al M5s che alle ultime elezioni ho votato solo in una camera, nell'altra ho votato +Europa. Questo voi te lo eviti", ribadisce Gomez. Insomma, un prendere le distanze da Travaglio e dalla sua linea completamente appiattita su M5s e Conte.

 

Ma non è finita. Di Pietro ci riprova: "Io leggo tutte le mattine Il Fatto Quotidiano e per me è un punto di riferimento. Ma voi avete una linea...". Apriti cielo. Di Pietro reitera quel "voi". E Gomez esplode e urla a tutto fiato nel microfono: "Ma voi chi? Ma chi?". Costretta ad intervenire la Merlino, che fa presente a Di Pietro che Gomez è Gomez e Travaglio è Travaglio. Dunque, Peter Gomez riprende, cercando di stemperare un poco la tensione: "Marco Travaglio è il mio migliore amico e non abbiamo sempre le stesse idee. E nemmeno la linea di Marco è anti-Draghi", sottolinea. Infine, Gomez cita un servizio di Radio 24 "che nemmeno ai tempi di Stalin. È alto, bello... siamo giornalisti eh". Il riferimento, ovviamente, era all'idolatrato Super-Mario.

 

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