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Mattia Santori, sardine contro Draghi: "Il nuovo governo? Cosa dimostra". Il delirio pro-Conte, clamoroso sospetto

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Draghi e sardine, un confronto impari. Eppure Matteo Santori, sbarbatello bolognese salito alla ribalta un anno e mezzo fa per aver rivitalizzato il centrosinistra scendendo in piazza contro Matteo Salvini alla vigilia delle elezioni regionali in Emilia Romagna (vinte da Stefano Bonaccini contro la leghista Lucia Borgonzoni), si sente in diritto di dare giudizi politici tranchant sul futuro nuovo premier e il suo governo. Un governo, è sembre bene ricordarlo, che nascerà non per manovre di palazzo (quello sarebbe accaduto con il Conte Ter, semmai) ma per input e volontà politica del presidente Sergio Mattarella

 

"L’effetto Draghi dimostra che siamo ancora dipendenti dai mercati e che serve qualcuno che sappia navigare la barca in momenti oscuri - pontifica il leader delle sardine, intervistato da Rainews -. Sarebbe bello che questo ruolo l’avessero la politica e i partiti, ma così non è”. Piccolo dettaglio: Draghi viene sì dal mondo della finanza e dei mercati, ma questa crisi tutto ha a che vedere con spread e affini. Contano, semmai, l'emergenza sanitaria e l'economia reale, fatta di negozi chiusi praticamente da un anno, aziende in crisi quasi irreversibile e licenziamenti di massa in arrivo.

 

 

 

Un disastro a doppia firma: Covid e Giuseppe Conte, che si è dimostrato non in grado di governare la fase del rilancio né di arginare per tempo la seconda ondata dell'epidemia. Eppure secondo Santori Conte "è una risorsa. Ha fatto delle cose buone. E’ riuscito a tenere insieme un accenno di coalizione, ma ne serve una ancora più forte per andare al governo perché i voti di Pd e Cinquestelle evidentemente non sono bastati. Serve un centrosinistra più largo, fatto di tutte le persone che sono scese in piazza con competenze, cultura e storie politiche che vanno chiamate e coinvolte. In questo senso ciascuno è una risorsa”.

 

 

 

Altro appunto: Conte il centrosinistra l'ha spaccato, facendo rompere definitivamente con Matteo Renzi e Italia Viva. Ma forse Santori ne è lieto, perché "quelle risorse in piazza" a cui fa cenno sembra l'identikit perfetto proprio delle sardine. Un caso? Certo, l'idea di un governo proprio con Salvini farà venire l'orticaria a Santori, che dà un consiglio a Draghi: "Sarebbe paradossale un governo politico nel momento in cui la politica viene commissariata dopo i fallimenti di due diverse esperienze di governo". Chissà, dopo aver ascoltato Beppe Grillo magari SuperMario ascolterà anche Mattia.

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