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Massimo Cacciari a Quarta Repubblica contro Giuseppe Conte e Mario Draghi: "Vaccino? Io per loro posso anche crepare"

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Non usa mezzi termini Massimo Cacciari per criticare Giuseppe Conte, prima, e Mario Draghi, poi. "Loro - ha esordito ai microfoni di Quarta Repubblica su Rete Quattro - hanno in mente solo un'idea: la vaccinazione. E allora la facciano". Nel mirino del filosofo, braccato dall'inviato di Nicola Porro, il piano vaccinale: "Io sono qua, ma chi mi chiama? Dove vado? Che me lo dicano". Alla domanda del giornalista, l'ex sindaco di Venezia sbotta: "Io non ho fatto niente, sono nella fascia di età di chi può crepare tranquillamente perché la loro vita l'hanno fatta". Ma la vaccinazione non è l'unico motivo di critica. Cacciari ha puntato il dito anche contro la serrata totale che ha caratterizzato sia il primo che il secondo governo: "Non è possibile procedere solo con vaccini e chiusure, bisogna aprire almeno le attività che possono farlo". 

 

 

Secondo Cacciari infatti "il rischio zero non esiste da nessuna parte, quindi di che cavolo stiamo parlando?". Per non parlare poi delle disuguaglianze che si stanno venendo a creare: "Vogliamo parlare dei ristori che in Germania sono più alti? Dobbiamo solo parlare di morti? Sì parla solo di questo. Ma vogliamo parlare del dopo?". Lo stesso Draghi tempo addietro si era lasciato andare a una profezia sull'esecutivo dell'ex banchiere tutt'altro che ottimista. 

 

 

Draghi "non ha una maggioranza politica - vergava sulla Stampa -. E non è nemmeno tecnico anche se è Draghi a dare le carte. I partiti non avevano scelta di fronte alla posizione di Mattarella e quella del premier è una sintesi più che una fotografia. Nel governo ci sono tutti, tranne la Meloni che pure è molto ragionevole". Le riforme? "Figuriamoci. Draghi non lo può dire, ma io sì: con questo governo le riforme non le vedremo mai". 

 

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