"Inopportuno e un errore dal punto di vista politico". Piercamillo Davigo, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì su La7, giudica negativamente il video di Beppe Grillo in difesa del figlio Ciro, indagato per violenza sessuale di gruppo. "Lo espone alle critiche, avrebbe fatto bene a evitarlo", spiega l'ex pm di Mani Pulite. "Grillo come Silvio Berlusconi, se lo aspettava?", provoca Floris. E Davigo, da sempre uno dei punti di riferimento morali, "filosofici" e politici del Movimento 5 Stelle, bombarda: "Beh, Berlusconi ha fatto di peggio, anzi molto peggio. Ha cambiato le leggi per non essere processato, ha abolito i reati di cui era accusato. Grillo non ha abolito la violenza sessuale, ringraziando Dio".
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"Strano che i pm abbiano interrogato i presunti violentatori un mese dopo?", domanda Floris riproponendo il dubbio, malizioso, di Michele Santoro. "Intanto, la denuncia non è stata immediata quindi non potevano interrogarli subito - premette Davigo -. Se uno ha avuto giorni per pensarci a che serve interrogarlo prima o dopo? Poi bisognerebbe sapere cosa doveva fare il magistrato a cui era assegnata l'indagine. In Italia si continua a ragionare come se un magistrato avesse solo un processo. Non è così: è sommerso da centinaia, a volte da migliaia di processi".
In collegamento con Floris c'è anche Manuel Agnelli, cantante e leader degli Afterhours, tra i gruppi più famosi del rock italiano, nonché volto noto della tv come giudice di X Factor. "Che idea si è fatto di Grillo?", domanda il padrone di casa. "Delle sue vicende me ne importa un piffero", è la laconica risposta di Agnelli. Molto rock, effettivamente.