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Denise Pipitone, Piera Maggio crolla: "Perché?". Sotto choc, lascia la trasmissione "Ore 14" in diretta

Tiziana Lapelosa
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Torna, prepotente, il caso di Denise Pipitone. Nel giorno in cui Mazara del Vallo ricorda con diverse iniziative la bambina scomparsa il primo settembre del 2004, e quando la madre, Piera Maggio, è ospite su Rai 2 nella trasmissione Ore 14 proprio per non spegnere i riflettori sulla figlia, arriva la notizia che i carabinieri stanno ispezionando la casa all'epoca abitata da Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, che è il papà di Denise. Di più: trapela il particolare che si è a caccia di un corpo. Facile immaginare quale. Piera Maggio non regge alla notizia. Pallida in viso, provata, lascia la trasmissione. Perché non è stata avvertita? si chiede. E così il suo avvocato, Giacomo Frazzitta, che ha ricevuto il link con l'indiscrezione durante la trasmissione condotta da Milo Infante. Ma la notizia non viene confermata dalla procura di Marsala, il cui procuratore capo, Vincenzo Pantaleo, e i sostituti Roberto Piscitello e Giuliana Rana, hanno sì disposto accertamenti, ma sui lavori di ristrutturazione in quella casa abitata all'epoca dalla Corona e da sua figlia Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, principale sospettata per la scomparsa della bambina e uscita sempre pulita dai processi. Ieri, in quella casa che ha nuovi proprietari che vivono in Svizzera, disabitata da un anno, i militari della sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Trapani e della stazione di Mazara del Vallo, sono entrati ufficialmente «per verificare lo stato dei luoghi e se sono stati effettuati lavori edili all'interno». Ma pare che l'ispezione sia il frutto di una "macabra segnalazione", anonima, che però è stata smentita dal legale della Maggio. Ma tutto resta avvolto nel mistero.

 

 

 

 

Quel che si sa, per ora, è che i militari sono a caccia di eventuali doppie pareti, murature sospette all'interno di quell'abitazione al civico 55 di via Pirandello le cui chiavi sono state consegnate da un custode alle forze dell'ordine. È nella strada nei pressi di quel civico, case basse e tutte simili, che la piccola era stata vista per l'ultima volta prima di essere inghiottita dal nulla. Nel mirino dei militari, inoltre, c'è anche una botola che condurrebbe ad uno scantinato nella casa della mamma di Anna Corona e che all'epoca dei fatti non fu ispezionata. Qui, per tutto il pomeriggio, ha lavorato una squadra dei vigili del Fuoco con l'obiettivo di svuotare il pozzo. Carte del catasto alla mano, non è stata trovata nessuna traccia della piccola Denise. L'ispezione arriva dopo 17 anni.

 

 

 

E di indagini "viziate", del resto aveva parlato Maria Angioni, la pm che 17 anni fa si trovò ad affrontare il caso e che incontrò non poche difficoltà nel condurre le indagini. Non a caso, il magistrato, che oggi esercita a Sassari, quattro giorni fa è stata ascoltata dai colleghi della procura di Marsala, che ha aperto un nuovo fascicolo per depistaggio. Questo nuovo capitolo che non si ancora dove condurrà, di certo sta mettendo a dura prova la mamma di Denise, che ieri sera ha preso parte alla fiaccolata organizzata a Mazara del vallo, e con lei il legale e il papà di Denise, Piero Pulizzi. «Vedere tanta gente che ci dà calore e umanità, è una cosa che ci dà forza in una situazione angosciante», ha detto al termine della fiaccolata in piazza della Repubblica a Mazara, dove il sindaco si è fatto promotore dell'iniziativa "Insieme per Denise". «Siamo qui per chiedere verità», ha detto Piera, accanto al Piero Pulizzi. E sugli accertamenti di ieri ha precisato: «Qualcuno, forse, sta rispondendo delle non verità dette in questi anni», tesi da lei sempre sostenuta.

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