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Fedez, la Lega risponde alle accuse: "Diceva 'vestite da tr** e si lamentano se le violentano'. A Conte e Pd va bene?"

 Fedez

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Prosegue il botta e risposta a distanza tra la Lega e Fedez. La prima tirata in mezzo dal palco del concertone del Primo maggio dal rapper con l'accusa di essere contraria al ddl Zan. Dopo i continui inviti di Matteo Salvini a un incontro per dialogare, ovviamente rifiutati dal marito di Chiara Ferragni, ecco che è Alessandro Morelli a svelare qualche scheletro nell'armadio. Il deputato del Carroccio con un post su Facebook riporta quello che diceva il cantante e che poco lascia spazio all'immaginazione: "Sti genitori si lamentano, - si legge - la mandi in giro vestita da tr** e poi piangi se le violentano". E ancora: "Sono tr** e se non lo sono lo diventano". Quanto basta a Morelli per giungere a una conclusione: "Hai capito cosa diceva Fedez? E questo a Conte e al Pd va bene? E agli sponsor?". A quanto pare sì.

 

 

D'altronde in questi giorni su Fedez ne sono tornate parecchie in auge. Ad esempio una delle sue tante canzoni in cui parlava di Tiziano Ferro così: "Ora so che ha mangiato più würstel che crauti. Si era presentato in modo strano con Cristicchi. ‘Ciao sono Tiziano, non è che me lo ficchi?’”. Oppure quando invitava a stuprare Letizia Moratti. Eppure le giustificazioni per il rapper sono sempre dietro l'angolo. Anche questa volta.

 

 

“Amici leghisti, ho peccato anche io. Da giovane ho sicuramente detto delle cose omofobe. Certe cose oggi non le rifarei uguali. Non c’è mai stata nel quartiere in cui sono cresciuto educazione in tal senso ma poi ho cercato di migliorarmi. Mi fa strano dover rendere conto di una canzone che ho scritto dieci anni fa". Facile così.

 

 

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