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Otto e Mezzo, Marco Travaglio insulta Matteo Salvini: "Se lo vedono ridotto così come è venuto qui, scelgono la Meloni"

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Ospite a Otto e Mezzo nella puntata del 4 giugno Marco Travaglio. Primo pensiero nel salotto di Lilli Gruber va a Matteo Salvini: "Queste fusioni non hanno mai portato bene, come Fini-Berlusconi", esordisce il direttore del Fatto Quotidiano alla domanda della conduttrice di La7 che ha chiesto il commento alla federazione di centrodestra. "A Draghi non importa di meno di avere uno o due partiti - prosegue ancora -, io vedo Matteo Salvini in molta difficoltà, è alla ricerca di un centro di gravità permanente. Dice un sacco di bugie sui referendum perché non sa dove andare". Dello stesso parere anche Paolo Mieli.

 

 

Il fu direttore del Corriere della Sera ravvisa "il caos" all'interno di Forza Italia, per lui attorno alla proposta del leader della Lega c'è un punto interrogativo: "Chissà - si chiede - dove finiranno. L'idea potrebbe essere funzionale solo se Salvini si avvicinasse anche in Europa ai più moderati". Poi è ancora la volta di Travaglio che cerca di mettere zizzania tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini: "Il leader della Lega non pensava di vedersi superato. Certo è che se i leghisti vedono Salvini ridotto come si è presentato ieri, allora è normale che preferiscono la Meloni".

 

 

Insomma, un insulto gratuito al numero uno del Carroccio che il giorno prima aveva portato alla Gruber un mazzo di fiori e - a detta della conduttrice - si era dimostrato molto pacato e ragionevole. Quanto basta al giornalista per travolgere l'arcinemico per eccellenza. A riportarlo alla realtà ci pensa però sempre Mieli che ricorda come sia Lega che Fratelli d'Italia sono in crescita: "Se la Meloni lo supera, lo supera in salita. Chi perde sono solo Pd e M5s".

 

 

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