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Massimo Giletti, la menzogna alla mamma: "Ero con la fidanzata", il giorno dopo finisce in disastro

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Dotato, ma scavezzacollo. Massimo Giletti racconta al settimanale Oggi come andò il suo esame di maturità al liceo classico, decisamente turbolento. Il conduttore di Non è l'arena su La7 secondo i beninformati potrebbe tornare in Rai a settembre, magari al giovedì sera su Rai2 alla guida di un talk da contrapporre proprio a uno dei capisaldi del palinsesto di Urbano Cairo, Piazzapulita di Corrado Formigli. Un bel sassolino da togliersi dalle scarpe, per Giletti, che ha accusato proprio Formigli, Lilli Gruber e Giovanni Floris di non avergli manifestato solidarietà umana quando è finito sotto scorta per le minacce ricevute dalla mafia. Ma prima di rituffarsi nel lavoro, Giletti si concede uno sguardo al passato. Per l'esattezza, al momento in cui si è giocato i 60 sessantesimi un po' per colpa sua e un po' per sfortuna. 

 

 

 

 

"Gli scritti andarono bene ma all'orale mi presentai con mezz'ora di ritardo. Successe un putiferio". Come dire: partire con il piede sbagliato. Giletti ricorda di non essere stato in particolare ansia per quegli esami, e tutti i dettagli riferiti lasciano pensare che sia stato effettivamente così. Il giornalista e conduttore, in effetti, pare aver sfidato un po' troppo la sorte. "Io portavo filosofia ma cambiarono e mi interrogarono in fisica. Materia in cui ero un disastro. Faticai molto. Mi giocai i pieni voti e presi 56/60".

 

 

 

 


Ma forse, il motivo di tanti contrattempi è legato a una bugia, detta poche ore prima il fatidico appuntamento in aula, davanti ai professori. "La notte prima mentii a mia madre. Le avevo detto che avrei dormito da un compagno per studiare. Andai con la fidanzata di allora a vedere il concerto dei Pink Floyd". Immaginiamo in che stato d'euforia (e scarsa concentrazione) possa essere arrivato all'orale. Perlomeno, pieni voti ai gusti musicali.

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