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L'aria che tira, Dino Giarrusso fa il maestrino e Magnani lo umilia: "Contesti gli errori e sbagli pure la data", ko tecnico

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Dino Giarrusso è stato ospite in studio a L’aria che tira per affrontare l’argomento del giorno, ovvero il duello tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte dall’esito ancora assolutamente incerto. Per saperne di più bisogna aspettare le 17.30 di oggi, lunedì 28 giugno, quando l’ex presidente del Consiglio terrà una conferenza stampa per parlare di quanto accaduto negli ultimi giorni. La rottura con Grillo sarà davvero insanabile? Conte sta per abbandonare il progetto di rifondazione a 5 Stelle? 

 

 

Interrogativi ai quali Giarrusso per il momento non ha saputo rispondere: “Ci auguriamo che ci sia un accordo fra due pilastri del Movimento. Non credo che si possa prescindere dalla presenza del fondatore Grillo, ma allo stesso tempo Conte rappresenta il punto più alto di quel percorso politico nato da Grillo e Casaleggio. All’inizio Fassino fece la famosa profezia su Grillo, ‘faccia un partito’: ricordo che Dc, Pci e M5s sono riusciti a ottenere più del 30 per cento alle politiche. Poi con Conte siamo arrivati alla presidenza del Consiglio”. 

 

 

Giarrusso ha però commesso un errore quando ha contestato un servizio de L’aria che tira, e Francesco Magnani gliel’ha fatto notare: “Prima ha usato la matita blu con un nostro servizio contestando la data. Abbiamo fatto le nostre verifiche, quando Beppe Grillo confermò la fiducia a capo politico non era il 2017 come lei sosteneva, ma era il 2019, questo per rendere onore all’ottimo servizio”. Giarrusso è parso un po’ in imbarazzo: “Non credo, ma non c’è problema, ci mancherebbe altro, chiedo scusa se ho sbagliato”. 

 

 

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