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Michela Murgia preferisce i terroristi ad Israele: "Non è affatto complicato, la penso come Hamas"

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La scrittrice Michela Murgia ne combina un'altra delle sue. Stavolta è colpa di una storia di Instagram, poi rimossa, con l'elogio di Hamas. Murgia pubblica uno screenshot di una conversazione nel quale dichiara il proprio sostegno al gruppo armato palestinese. "La penso come Hamas. Non scherzo mai su Gaza". 

"Pensarla come Hamas significa sostenere il terrorismo islamista, volere lo sterminio degli ebrei, la sottomissione delle donne e la lapidazione degli omosessuali. Gravissimo e incomprensibile", attacca la presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello.

 

Già, in questo caso non si può parlare di presa di posizione da parte della Murgia. Semmai di vero e proprio delirio. Una sparata talmente indigeribile che lei stessa ha pensato bene di rimuovere quello screenshot. Ovviamente era troppo tardi. Per inciso, la Murgia rispondeva a una seguace che le chiedeva: "So che è una domanda complicata, che è difficile capire dove stanno i torti e le ragioni, ma puoi anche non rispondere subito...". E così ecco che la Murgia ha prontamente ribattuto: "Non è affatto complicato, la penso come Hamas".

 

Una vergogna, assoluta. Una di quelle vergogne a cui ormai ci ha abituato. Si pensi allo sfregio gratuito al generale Figliuolo, quello che le fa paura perché in divisa. Oppure le accuse a Matteo Salvini, "ha trasformato il Mediterraneo in un cimitero". E ancora, indimenticabile la generalizzazione sui maschi, come "i figli di un boss mafioso". Ormai un format: le sparate (indigeribili) di Michela Murgia.

 

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