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Brigitte Bardot, "rituali sanguinosi": dall'Islam le più inquietanti delle minacce

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"Ho ricevuto una minaccia islamica inquietante": Brigitte Bardot, diva del cinema francese, è stata presa di mira per le sue idee sulla tutela degli animali. E in particolare per le sue posizioni contrarie rispetto all'Eid al-Adha, la festa del sacrificio, che consiste nello sgozzamento di un animale, che può essere una capra, una pecora, un bovino o un cammello. 

 

 

 

"Questo martedì 20 luglio si terrà l'Eid al-Adha, festa del sacrificio islamico, mattanza e rituale abietto durante il quale centinaia di capretti verranno sgozzati ancora coscienti un po' ovunque in Francia e contro cui mi batto violentemente da trent'anni - ha detto la Bardot -. Queste crudeli tradizioni sono vietate dalle leggi francesi e europee, ma alcune derogazioni da parte del governo hanno permesso ai musulmani di imporre i loro sanguinosi rituali a un Paese che li rifiuta, ma si sottomette. Sono stata la prima a denunciare l'arcaica barbarie di questo rituale doloroso e inaccettabile per un Paese civile". L'ex attrice non si tira indietro nemmeno di fronte ai messaggi minatori ricevuti: "Il 15 luglio abbiamo ricevuto una minaccia islamica inquietante, indirizzata a me personalmente e a tutta la squadra della mia fondazione". E infine: "Ho sempre avuto il coraggio di affrontare il peggio e non mi sottometterò mai ad alcuna minaccia, ma volevo avvertire i miei amici che se mi succederà qualcosa è perché avrò combattuto fino alla fine".

 

 

 

Per capire il legame tra l'attrice e gli animali è necessario fare un passo indietro, al 1973, quando Brigitte Bradot si trovava sul set di quello che poi sarebbe stato il suo ultimo film, Colinot l’alzasottane. Lì incontrò una capretta, utilizzata come comparsa. "La proprietaria mi ha detto: 'Si sbrighi a finire la sua scena, perché domenica è la comunione di mio nipote e dobbiamo farla allo spiedo'", ha raccontato l'attrice. Che allora non si separò più da quell'animale: decise di comprarlo e portarlo con sé nell'hotel a 5 stelle in cui alloggiava durante le riprese. "Quel giorno ho preso la decisione di smetterla con il cinema e di aiutare gli animali. Era il giugno 1973, avevo 38 anni", ha spiegato qualche tempo fa in un'intervista. 

 

 

 

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