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Gianni Agnelli, il nipote Lupo Rattazzi e la grossa sorpresa sui soldi: "Maxi-finanziamento", quale partito sostiene

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Le donazioni di privati e imprese a Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, nel 2020, ammontano a circa 900 mila euro. Di questi, 801 mila euro arrivano da persone fisiche, per lo più parlamentari, e quasi 70 mila euro da società, rivela il Corriere della Sera. Eppoi ci sono le quote associative - 265 mila euro - e il 2 per mille dell'Irpef - 725 mila euro - infine  711 euro di "proventi da attività editoriali, manifestazioni e altre attività". In totale, come emerge dall'ultimo rendiconto relativo al 31 dicembre scorso, si tratta di 1 milione 863 mila euro.

 

 

"Un piccolo tesoretto, a disposizione di Matteo Renzi, visto i tempi di magra dopo l'abolizione del finanziamento pubblico e nonostante la pandemia", si legge ancora. Il disavanzo d'esercizio è di 23 mila euro dovuto a un passivo di 1 milione 887 mila euro. Ma attenzione perché tra i principali finanziatori di Italia viva c'è l'imprenditore Lupo Rattazzi, figlio di Susanna Agnelli, con 100 mila euro di persona e 20 mila euro attraverso la Neos spa, la compagnia aerea di cui è presidente.

 

 

E ancora: Davide Bendinelli, sindaco di Garda (Verona) approdato in Parlamento con Silvio Berlusconi nel 2018 per poi diventare renziano, che contribuisce a con 3 mila euro attraverso il suo Cà Barbini Resort, e con 11 mila 530 euro come deputato. A sostenere Renzi con 48 mila 500 euro figurano infine Davide Serra, fondatore di Algebris e tra i maggiori donatori della fondazione Open, e la Helbiz Italia srl che produce monopattini. Insomma, un bel tesoretto. 

 

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