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Otto e Mezzo, Massimo Galli svela cosa ci aspetta dopo il Super Green pass: "Non lo escludo"

Massimo Galli

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Potrebbero non terminare con il super Green pass le limitazioni imposte dal governo Draghi per sconfiggere il coronavirus. Parola di Massimo Galli che, in collegamento con Otto e Mezzo su La7, ammette a Lilli Gruber: "La politica ha fatto ciò che era possibile nell’immediato. E spero che funzioni. Tutto lo scalpore che suscita dovrebbe aiutare molti indecisi a prendere la decisione di vaccinarsi. Quella sui tamponi mi sembra una recita a soggetto. È difficile pensare che le persone possano andare avanti a lungo tamponandosi ogni x giorni e comunque c'è un modo molto facile per non farlo, vaccinarsi. Sono decisioni logiche in questo momento. L’imposizione dell’obbligo avrebbe richiesto un tempo maggiore, non escludo che prima o poi ci si arriverà. Dipenderà da quante persone si vaccineranno nei prossimi tempi". 

 

 

D'altronde sia il premier Mario Draghi che il ministro della Salute Roberto Speranza hanno aperto all'ipotesi. A far loro eco il ministro del Lavoro Andrea Orlando: "È un’ipotesi che non può essere esclusa, ma mi auguro di non arrivare a quel punto, per non scavare una trincea ancora più profonda nella nostra società, tra vaccinati e non". A quel punto è la conduttrice a incalzare il primario di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. La Gruber chiede perché in Gran Bretagna si possa girare liberamente senza green pass. Immediata la replica: "I vaccini sono fantastici e molto validi, evitano di andare in cimitero e prima di andare in ospedale e in rianimazione. Ma non è altrettanto valido nell'evitare completamente i contagi, altrimenti il problema sarebbe vicino dall'essere risolto".

 

 

E ancora: "Avremmo la possibilità di raggiungere l'immunità di gregge, che non abbiamo perché c'è una variante stranamente diffusiva e perché ci sono ancora molti non vaccinati. Senza il vaccino continueremmo a contare i morti a migliaia, col vaccino abbiamo arginato il problema. Santa mascherina di Vergine martire ci serve molto, ma è un presidio di protezione individuale. Ma anche il vaccino lo è". Per l'esperto non è una questione di scelte scientifiche quanto più politiche: "Ogni paese ha i suoi problemi e le sue politiche".

 

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